Page 3 - Tifo Biancorosso n. 12 del 20.2.2016
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Intervista TIFO BIANCOROSSO 3
GIuLIO EBAGuA :


uN CALCIO A TuTTI I QuALuNQuISMI




Ma l’ambiente del calcio è proprio malato? O non è
piuttosto la cartina di tornasole del mondo che ci circonda,
con tutte le sue tensioni sociali e religiose, i problemi legati
all’integrazione, all’accettazione piuttosto che al rifuto del
presunto diverso e degli altrui diritti? Come valutare il caso
Koulibaly con gli ululati della curva laziale nei confronti del
“nero” del Napoli e la sospensione della partita per 5 minuti
decretata dall’arbitro Irrati, le contumelie politicamente
scorrette di Sarri nei confronti di un Mancini ertosi a
paladino della sessualità diversa e diventato per questo
“Santo subito”? Salvo poi, pochi giorni dopo, esibire -
la mammoletta del bon ton - un volgare dito medio alla
tifoseria avversaria che lo contestava, e affrettarsi a
spiegare che “in Inghilterra non si sarebbero comportati
così, là c’è maggior rispetto”. Se ne ritorni pure in
Albione, allora, a meditare sulla signorilità degli hooligans
e magari, sempre che la memoria lo aiuti, sui trascorsi
dell’Heysel: ma ci faccia un piacere! Detto questo, non un analfabeta informatico come il sottoscritto. - Raicevic - Ebagua: coppia stellare, o c’è il rischio
v’è dubbio alcuno, però, che gli eccessi xenofobi vanno Limitiamoci al fatto che in defnitiva sono state 2 che là davanti vi pestiate i piedi?
assolutamente condannati. Di questo ed altro abbiamo le piazze in cui ti sei espresso al meglio: Varese “Dipenderà solo dal mister farci giocare assieme. Sono un
parlato con uno dei nuovi biancorossi, arrivato a Vicenza e La Spezia, dove per altro hai “cantato” una sola attaccante atipico, di movimento, mi trovo bene ad avere
lo scorso gennaio per cercare di mettere una pezza alle stagione, quella 2013-2014. Vuoi vedere che non un’altra punta accanto: porto via l’uomo, apro gli spazi e
defcitarie scelte della campagna acquisti estiva. Giulio ha tutti i torti chi, al tuo arrivo, ha parlato di un so inserirmi”.
Ebagua, 29 anni, nigeriano di nascita, cittadinanza caratteraccio che vede spesso...”rosso”? - Per Filip è stato un bene restare, o sarebbe stato
italiana, centravanti con un fsico da paura, è personaggio “L’ho già detto, sono un sanguigno, non mi piacciono meglio mettersi alla prova a Napoli?
forse poco comodo, ma con una dote straordinaria: quella proprio quelli che fanno i fenomeni. Con gli anni ho cercato “Potendo scegliere, io sarei saltato sul predellino al volo. A
di dire pane al pane e vino al vino, senza perder tempo a di darmi una registrata, di essere più calmo e rifessivo. non cogliere l’attimo, si corre il rischio di restare un buon
tergiversare, senza cercare alibi. Intanto, lasciamo che si Comunque, è chiaro che se non metto in campo la mia giocatore di B. Te lo dice uno che sul treno della A non
presenti ai tifosi. cattiveria posso anche smettere di giocare”. è salito avendo rinunciato all’Atalanta per rimanere allo
“Sono nato il 6 giugno ‘86 a Benin City in Nigeria, la terra -E questo, devi ammetterlo, con gli arbitri non aiuta Spezia: un po’ per aver guardato al vantaggio economico
della mia famiglia. Ma già dopo un mese arrivo in Italia, proprio. immediato, un po’ per non aver voluto rischiare qualche
dove il lavoro di mio padre mi porta prima a Roma poi a “Fino ad un certo punto e solo con taluni. Il loro compito panchina in più. Il tempo per tornare indietro lo si trova
Torino. Come tutti i ragazzini di questo mondo prendo a non è di fare i protagonisti in campo, il rispetto e la comunque, diffcile è fare il salto di qualità”.
calci il pallone, gioco nelle giovanili granata, ma il vecchio comprensione debbono essere reciproci. Magari la mia - A Catania, in ogni caso, una prima grossa
Toro fallisce e la nuova società mi perde di vista. Riparto irruenza mi penalizza, quando ho qualcosa da dire arrivo opportunità te la eri già giocata...
da Casale, C2..”. di corsa e sembra che io voglia spaccare il mondo, anche “Non è proprio così. Là mi avevano chiamato all’ultimo
- Scusa Giulio, vorremmo aprire una parentesi e se non è così. Con molti, anche di quelli che vanno per la per coprire il “buco” lasciato da Maxi Lopez, e una cosa
parlare della tua esperienza di ragazzo di colore, dei maggiore, si riesce invece a capirsi”. è arrivare in una squadra per scelta tecnica, altra arrivarci
problemi di integrazione che puoi aver incontrato - Forse anche con gli allenatori la tua schiettezza come ripiego”.
nella vita di tutti i giorni e nella pratica del tuo paga poco. Guarda allo Spezia con Bjelica... . - Comunque adesso le tue carte te le giochi qua,
sport. I fatti di questi giorni, Koulibaly e la Lazio ad “Iniziamo col dire che noi calciatori viviamo in un mondo almeno fno al termine del campionato.
esempio, cosa ne pensi? zeppo di falsità, e che ciò non si giustifca, non dovrebbe “E’ stata una scelta voluta. A Vicenza c’è storicamente
Potrei aprire e chiudere la faccenda dicendo che, per proprio essere così. Io “mando giù” una volta, due volte, una cultura calcistica, piazza e società sono adeguate
quanto mi riguarda, non ho incontrato diffcoltà: anche poi basta, reagisco. E’ un male essere se stessi? Sul alle mie esigenze. La squadra poi è una delle poche della
per la mia personalità, sono stato bene accetto ovunque. Il mio rapporto con Bjelica sono state riportate molte cose B a cercare il risultato attraverso il gioco. Sono qui per
punto forse è proprio questo, la personalità. Bisogna essere quantomeno inesatte. Lui non è razzista, come ho sentito mettermi alla prova, e il non essere costretti da contratti a
forti mentalmente, non farsi fagocitare da un ambiente dire, piuttosto lo defnirei un caratteriale. E poi ci siamo lunga scadenza permette sia alla società che al giocatore
che defnirei... troppo bigotto. Sì, credo proprio che il trovati al centro di uno scontro legato al cambio della di fare le proprie valutazioni con serenità. Mi sembra un
mondo del calcio sia troppo permeato da un bigottismo gestione societaria: io in qualche modo rappresentavo modo assolutamente limpido di confrontarsi”.
di facciata. Il colore della pelle non ha e non deve avere la vecchia guardia, lui il nuovo. Tutto qua, le cose sono - Credi di poter diventare un leader in questa
infuenza alcuna sui comportamenti in campo e fuori, io spesso molto più semplici di quanto le si voglia far squadra?
sono io e tu sei tu. Mettiamocela via, l’insulto c’è sempre apparire: la falsità, appunto”. “Il ruolo di leader bisogna conquistarselo in campo e nello
stato, va considerato nel contesto emotivo del momento. - Da allora, comunque, si sta ancora aspettando il spogliatoio. Il mio modo di affrontare ogni partita mi porta
Per questo non vedo che senso abbia prendersela, ad vero Ebagua, quello del 2013-2014. a inseguire l’avversario, a correre, a lottare: spero di poter
esempio, per un “nero di m....” (ndr: testuale). E lo dico “Oltre che dai problemi con l’allenatore, la stagione scorsa essere considerato un esempio da seguire”.
io che di mio sono sanguigno, ma sono altre le cose per è stata contraddistinta da un importante infortunio al Giulio Ebagua: certamente da seguire e da apprezzare
cui mi scaldo”. collaterale che mi ha condizionato sia con lo Spezia che a sono la sua schiettezza e la sua trasparenza, merci
- E’ troppo importante quello che stai dicendo, Bari. Alla fne l’intervento chirurgico ha risolto il problema, assolutamente rare nel mondo troppo spesso artifciale
la piega che ha preso questa chiacchierata, per e infatti a Como sono tornato a giocare regolarmente. Mi del pallone. Sarà il poderoso “FORZA LANE!!!” del Menti a
lasciar perdere e tornare alla “scaletta” della tua sono mancati i gol, ma è solo questione di sbloccarsi e fargli ritrovare la via del gol.
carriera. Quella la può trovare su Wikipedia anche ritroverò la porta”. Giovanni Crestale
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