Page 3 - Tifo Biancorosso n. 11 del 6.02.2016
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Intervista TIFO BIANCOROSSO 3

NICOLO’ BRIghENTI, LA ROCCIA






Anche ai più preoccupati e scettici tra i tifosi vicentini
sono bastati pochi minuti della partita contro il Modena
per convincersi che il migliore acquisto della “campagna
d’inverno” del Lane era già in campo: Nicolò Brighenti.
Dopo il terribile incidente subito nella gara d’andata contro
il Como, nemmeno i più ottimisti avrebbero pensato di
rivederlo calcare il terreno di gioco solo 4 mesi più tardi.
Invece eccolo qui Nicolò, più forte e più grintoso di prima:
rinato una seconda volta, dopo che quella orrenda malattia
che non vogliamo nemmeno pronunciare aveva provato a
falciarlo a soli 20 anni. “Le avversità temprano l’individuo”,
si dice, però quando la “rogna” con la R maiuscola prende
di mira qualcuno, c’è il rischio che un povero Cristo molli,
pensando ad un destino già segnato. Ma Brighenti è un
duro, ha saputo reagire alla grande prendendo a sberle la
malasorte. Sarà lui, il nuovo capitano biancorosso, a dirci
dove ha trovato la carica per farlo. Le storie come la sua
aiutano a capire come forza d’animo e volontà possano
davvero fare miracoli.
- Nicolò, i tuoi inizi calcistici sono legati al Chievo,
alla sponda “buona” del veronese.
“Nasco a Bussolengo l’ 1 agosto ‘89 e calcisticamente
cresco nelle giovanili del Chievo; ho anche l’onore di ripresa non ci furono condizionamenti, altrimenti ora sarei il dott. Scalco, l’intero staff ospedaliero. Ho sentito il calore
indossare la maglia azzurra delle Under 18, 19, 20. Ma a fare un altro mestiere”. di un’intera città che mi si è stretta attorno, della famiglia,
il salto vero lo si fa confrontandosi con i “grandi”, così a - Chiudi il 2011 a Viareggio, e a gennaio 2012 arrivi dei compagni. Sono questi i valori che ti spingono a tirar
19 anni vengo mandato in Lega Pro, a Mezzocorona, e a Vicenza. fuori tutto, la forza che hai dentro la misuri solo davanti ai
il campionato successivo sono al Pergocrema. All’esordio “Anche se si concluse malamente con la retrocessione, problemi più gravi. Giorno per giorno mi sono reso conto
contro la Pro Patria fanno seguito altre 3 partite, ma dietro quello spicchio di stagione fu per me importante perchè mi che potevo farcela, che ce l’avrei fatta anche stavolta”.
l’angolo c’è la sorte pronta a sgambettarmi: mi viene consentì di fare le mie prime esperienze nel Campionato - Tanto da dire: “se tutto va bene torno a febbraio”.
diagnosticato un tumore benigno al cervello. Comincia cadetto. Fummo comunque riammessi in B per l’illecito Invece, uomo di poca fede, già a gennaio, contro il
la dolorosa trafla delle cure mediche e chirurgiche da del Lecce. Il successivo Campionato 2012-2013 voglio Modena, c’era l’ovazione del Menti ad attenderti.
affrontare e superare. Ci vuole più di un anno, 13 mesi per ricordarlo solo per il gran gol che segnai a Brescia e che ci “L’abbraccio del prof. De Marchi alla fne, il calore del
la precisione, sì, 13 mesi, perchè il tempo della malattia valse la vittoria. Per il resto, niente da salvare: fu di nuovo pubblico, emozioni indimenticabili. Il fsico aveva risposto
non passa mai, lo misuri giorno per giorno, ed un mese retrocessione - e questa volta senza alternative - , e una alla grande, il “collaudo” degli addominali era andato
in più o in meno conta, fa la differenza..., ma alla fne frattura alla spalla sinistra mi tenne fuori squadra per 8 benissimo, la tensione è durata pochi minuti, giusto il
posso riprendere. Anzi no, perchè l’idoneità agonistica giornate di fla. Il rientro al Chievo fu contraddistinto da tempo di toccare il primo pallone, poi c’è stata solo la
non mi viene concessa. Ricorsi, commissione medica una incredibile seconda frattura alla spalla seguita da uno partita. E a Perugia è arrivata anche la fascia di capitano
- 10 luminari a scrutarmi e rigirarmi come un calzino stiramento al collaterale. Stagione di fatto mai iniziata. lasciatami da Cinelli. Sono felice di poterla indossare, non
perchè il mio non è un caso semplice -, altri esami, altri Lasciai andare in scadenza il contratto. Volevo la rivincita avevo nascosto che rientrava tra i miei obiettivi. Ad Antonio
accertamenti. Nel frattempo continuo ad allenarmi, anche a Vicenza, me l’ero ripromesso, sentivo di dovere qualcosa rivolgo un grande in bocca al lupo. Mi spiace non sia più
se la fducia comincia a vacillare. E qui l’apporto della ai tifosi biancorossi, che quella berica era la piazza giusta in spogliatoio con noi, ma nella carriera di un calciatore
famiglia, degli amici, è stato basilare. Come, forse, quel per l’ennesima ripartenza”. ci sta anche di dover lasciare un ambiente a cui si è
pizzico di incoscienza che mi veniva dai vent’anni. Alla fne - La stagione 2014-2015 la rivincita te l’ha concessa, particolarmente affezionati.
anche le carte vanno a posto, arriva l’idoneità agonistica. hai fatto vedere le tue qualità. - Adesso fai parlare il capitano...
Ora si trattava di vedere se e come il mondo del calcio “E’ diffcile vedere il bicchiere mezzo pieno quando ti “Dopo un periodo oggettivamente negativo il gruppo sta
mi avrebbe riaccolto. E qui la mia riconoscenza andrà rimane l’amaro in bocca per qualcosa che poteva essere e ritrovando la sua fsionomia, c’è grande fducia nel mister.
sempre al Viareggio e al suo Direttore Gazzoli che mi che invece ti è scappato di mano... “. Facciamo come l’anno scorso, andiamo per gradi, “quota
diedero fducia: avevano continuato a seguirmi e a tenermi - Campionato 2015-2016, 19 settembre, al Menti si 50” per cominciare. I nostri tifosi ci chiedono cuore ed
in considerazione anche quando la mia ripresa agonistica gioca Vicenza-Como... parla tu. anima, e noi non ci tiriamo di certo indietro”.
era in bilico. Era una scommessa da vincere insieme e la - Evidentemente non avevo ancora chiuso il conto con - Una tua valutazione sulla questione societaria,
vincemmo: giocai 25 gare su 29, grazie anche alla fducia la malasorte. Un normale impatto con un compagno, che stenta a trovare la quadra.
concessami da mister Scienza”. come se ne registrano a decine ogni domenica sui campi “A noi non manca niente. Abbiamo tutto quello che ci serve
- Ma davvero non avevi timori, inibizioni, soprattutto di gioco, per me si trasforma in un dramma. Ho temuto per fare i calciatori al meglio. Dire altro sarebbe cercare
nell’andare sulle palle alte? Per un difensore, detto per la mia stessa vita, ho avuto paura, che male c’è ad alibi inesistenti. Allo stesso tempo per il Vicenza, per i suoi
terra-terra, la testa è un ferro del mestiere al pari ammetterlo? Ero cosciente e giustamente i medici non tifosi, per l’ambiente tutto, spero ci sia un chiarimento
dei piedi... . mi nascosero la gravità della situazione. E non c’è dubbio defnitivo, che non potrà che far bene”.
“Mi era tornato l’entusiasmo, ho attinto ancora che in una scala di priorità la vita viene prima del calcio: Nicolò Brighenti, “la roccia”. Stavolta il possente “FORZA
all’incoscienza dei vent’anni, giocavo con su un caschetto era questa, in primis, da preservare. Cercando magari, LANE!!! del Menti è tutto per lui, per la sua forza d’animo,
alla Cech (ndr: il grande portiere del Chelsea, dell’Arsenal con un intervento all’avanguardia, quasi una scommessa per l’uomo prima che per il calciatore.
e della Nazionale Ceca) che assicurava sì protezione, chirurgica, di non compromettere il mio futuro calcistico.
ma soprattutto aiutava psicologicamente. Insomma, alla Sono stati tutti fantastici, il dott. Ragazzi, il prof. De Marchi, Giovanni Crestale
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