Dopo la partita di mercoledì sera terminata con una ingiustificabile sconfitta troviamo opportuno far arrivare alla proprietà, alla dirigenza, ai tecnici ed ai giocatori alcune amare riflessioni che sono inevitabile conseguenza di quanto stiamo vedendo e vivendo in questa ennesima tribolata stagione. Uscendo dallo stadio, immancabilmente gremito nonostante l’orario infelice in un giorno lavorativo, le parole, i pensieri e le domande di tutti i tifosi erano chiari ed inequivocabili: perché alle parole non seguono mai i fatti? Perché è sparito ogni briciolo di grinta? Perché sembra mancare la voglia di vincere? Perché si ha sempre la sensazione che i tempi di sconfitte e umiliazioni qui non finiranno mai? Perché noi tifosi siamo gli unici a soffrire veramente per tutto questo, a metterci vera passione, a non mancare mai l’appuntamento, a credere di poter tornare grandi?
Queste e tante altre sono le domande che sicuramente ogni tifoso si starà facendo. Purtroppo le risposte mancano sempre.
La realtà ci dice che la squadra è al quinto posto della classifica, a quattro punti dal primo posto. Ma la realtà ci dice anche che stiamo vedendo partite di una squadra confusa e senza anima, prestazioni insufficienti da parte di tutti i giocatori, sia di quelli che dovrebbero fare la differenza sia dei giovani che dovrebbero mettersi in mostra, un atteggiamento arrendevole e spaventato, una evidente mancanza di leadership e punti di riferimento sia in campo che fuori dal campo. Stiamo vedendo una squadra allo sbando che lascia a noi tutti dei forti dubbi proprio sul fatto che sia una squadra, che sia un gruppo unito e coeso verso un obiettivo: la verità è che ci sembra solamente un gruppo di giocatori che giocano insieme senza spirito combattivo, che non hanno compreso il valore di questa maglia e che non sanno sfruttare un pubblico come il nostro.
Le buone partite iniziali non bastano più, forse sono state un segnale che qualcosa in fondo c’è, ma ora la realtà è questa e i dubbi sono tanti quanti le amarezze. Sta a chi scende in campo dimostrarci il contrario.
Per quanto riguarda chi è fuori dal campo, anche la società ci lascia dei dubbi, perché se è vero che in campo scendono i giocatori, è altrettanto vero che la responsabilità tecnica non è loro. E’ sembrato chiaro a tutti, ma proprio a tutti i tifosi che fosse necessario intervenire nel reparto difensivo e non è stato fatto. Ci si aspettava un intervento deciso sul mercato per poter aumentare al massimo le possibilità di promozione diretta e non è stato fatto. Ci si aspettava prima, e si aspetta ancora di più ora, una presa di posizione forte e un richiamo all'impegno nei confronti di una squadra che è chiaramente in involuzione ed invece si continua a ripetere che si lavorerà in settimana per correggere gli errori finendo per nascondere problemi che sono sempre gli stessi, domenica dopo domenica.
Se è proprio vero che i dubbi sull’operato di squadra e società sono tanti, c’è una cosa che è sicuramente chiara a tutti i tifosi: non c’è più tempo.
Non c’è più tempo per lavorare per correggere gli errori, non c’è più tempo per “rifarsi la prossima partita”, non c’è più tempo per sbagliare prestazione, atteggiamento, approccio alla partita. Non c’è più tempo per credersi i più forti, per pensare di recuperare.
Ascoltate i tifosi: il tempo è finito. E’ adesso che si deve vincere, non la prossima volta. E’ adesso che si deve entrare in campo e mangiare l’erba, il pallone e gli avversari, non la prossima volta. E’ questo il momento di onorare la nostra maglia e di ricambiare l’affetto e la passione di migliaia di tifosi, non la prossima partita.
E’ questo il momento di dare veramente di più, tutti quanti.
Perché è evidente anche a chi capisce poco di calcio che un campionato come questo, di livello così basso, capita raramente. E’ un’occasione che proprio non si può lasciare sfuggire, non si può perdere l’opportunità di lasciare una categoria che non può rappresentarci.
Certo si dirà che il pallone è rotondo, che ogni partita è una storia a sè e via dicendo. Ma finché lo diciamo le altre squadre combattono, lottano e fanno punti e noi restiamo fermi, sconfitti, umiliati.
Ascoltate i tifosi: non c’è più tempo.
Forza Lane
Il consiglio direttivo del Cento di Coordinamento dei Club Biancorossi
Vicenza, 03 febbraio 2023